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Il regolamento EC 640/2009 istituisce specifiche per la progettazione ecocompatibile dei motori elettrici al fine di immetterli in commercio e metterli in servizio, anche integrati in altri prodotti. Tale regolamento fa parte di un progetto più esteso portato avanti dalla Comunità Europea per ridurre i consumi energetici.
I motori elettrici rappresentano il principale tipo di carico elettrico delle industrie all’interno della Comunità, dove i motori sono impiegati nei processi di produzione. I sistemi nell’ambito dei quali operano tali motori rappresentano il 70 % circa dell’elettricità consumata dall’industria.
Le potenzialità complessive di miglioramento dell’efficienza energetica di questi sistemi in modo economicamente efficace sono quantificate nel 20-30 % circa. Uno dei principali fattori alla base di tali miglioramenti è l’impiego di motori efficienti sotto il profilo energetico. Ne consegue pertanto che i motori dei sistemi a motore elettrico sono un prodotto prioritario per il quale devono essere istituite specifiche per la progettazione ecocompatibile.
Lo studio preparatorio dimostra che i motori elettrici sono immessi sul mercato comunitario in ingenti quantità e il loro consumo energetico in fase di utilizzo rappresenta l’aspetto ambientale più significativo di tutte le fasi del ciclo di vita, con un consumo annuo di elettricità di 1 067 TWh nel 2005, pari all’emissione di 427 Mt di CO 2 . In assenza di misure di contenimento, si prevede che il consumo energetico aumenterà fino a raggiungere 1 252 TWh nel 2020. Lo studio ha concluso che il consumo energetico durante il ciclo di vita e il consumo di elettricità nella fase di utilizzo possono migliorare sensibilmente, in particolare se i motori impiegati in applicazioni a velocità e carico variabili sono dotati di variatori.
Il presente regolamento deve favorire la penetrazione sul mercato di tecnologie che diminuiscono l’impatto ambientale dei motori elettrici durante il loro ciclo di vita, con un risparmio del consumo energetico e di elettricità nell’arco dell’intero ciclo di vita stimato rispettivamente in 5 500 PJ ( 2 ) e 135 TWh, entro il 2020, rispetto ad uno scenario nel quale non venissero adottate misure.
Calpeda si è uniformata a questo regolamento entrato in vigore lo scorso 16 giugno. La prossima scadenza per ulteriori miglioramenti, è il 1 gennaio 2015.

Che cosa prevede la normativa?
Il regolamento EC 640/2009 va applicato ai motori elettrici i cui tipi e taglie sono definiti nell’art. 2.1: motori trifase induzione con 2, 4 e 6 poli, voltaggio fino a 1000 V e potenza compresa tra 0,75 e 375 KW.

Quali pompe rientrano in questa specifica?

  • Tutte le pompe a cui sono accoppiati motori di superficie con le potenze prima citate. Recentemente, in alcuni tavoli di lavoro a cui ha preso parte anche Calpeda, sono stati chiariti alcuni dubbi interpretativi sui motori che non sono compresi in questo regolamento.
  • i motori sommergibili, pure se istallati a secco
  • i motori sommergibili per pozzi profondi
  • i motori che sono pienamente integrati con la pompa
  • I chiarimenti hanno invece appurato che sono compresi nel regolamento tutti i motori per pompe monoblocco con tutte le varianti di sporgenza dell’albero motore.

Per le categorie di pompe con motori esclusi dal regolamento che prospettive ci sono?
Anche per queste tipologie verranno stabiliti degli standard. Ci sono gruppi di lavoro che stanno operando e che Calpeda sta seguendo attivamente.